MEDITERRANEO
Data: 2022
Nel 1979 l’architetto Christian Norberg -Schultz scrisse un celebre saggio, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura. Secondo l’architetto il Genius Loci è quel carattere fenomenologico in cui l’uomo deve scendere a patti per acquisire la possibilità di abitare. Lo scopo è quello che l’architettura deve rispettare il luogo, integrarsi con esso ed essere il più possibile compatibile con il luogo.
Le isole del Mediterraneo rappresentano il più fulgido esempio del rapporto tra l’ambiente naturale e l’impatto millenario dell’uomo che le ha abitate e continua ad abitarle. La vivacità cromatica che caratterizza questi luoghi sono uno dei caratteri che contraddistinguono il modo di vivere semplice e a diretto contatto con la natura, quest’ultima anche fonte principale di sostentamento attraverso l’attività ittica e in seguito affiancata anche dal turismo naturalistico.
Il vivere semplice di questi luoghi si manifesta anche attraverso una tipologia di architettura povera di altissima qualità formale, oggetto di studi negli anni Trenta del secolo scorso dagli architetti Luigi Cosenza e Bernard Rudofsky che trassero ispirazione per la creazione di un nuovo approccio delle moderne istanze razionaliste in direzione di uno stile attento al sito come in Villa Oro in Via Orazio a Napoli. La composizione per semplici moduli accostati in larghezza e in altezza diventa il carattere distintivo delle comunità di pescatori che al momento dell’ampliamento del nucleo familiare, si provvedeva all’occorrenza l’incremento di un modulo della propria abitazione.
Il rispetto del luogo avviene attraverso una costante e delicata sedimentazione del costruito, dove sono in grado di coesistere brani architettonici più aulici della nobiltà locale caratterizzata dall’ampio uso della corte interna, di derivazione romana, e costruzioni seriali più povere dei pescatori, vivacemente colorate per essere distinguibili dalla distanza. La prevalenza dei bianchi è legata alle caratteristiche termiche dell’area mediterranea, il bianco ha la particolarità di respingere le radiazioni e il calore aiutando ad un naturale raffreddamento degli ambienti interni.
Inoltre gli agglomerati urbani sono distinguibili anche per uno spontaneo adagio sul sito dove c’è una costante lettura orizzontale che prevale rispetto alle costruzioni verticali come campanili e chiese. La presenza di strade dall’ampiezza molto limitata contraddistingue una tipologia costruttiva urbana che va dal Marocco alla Spagna mediterranea. Le strade strette, come per le pareti bianche, aiutano a dissipare il calore dei mesi più torridi con ampie zone d’ombra.